Oms: il burn out è una vera e propria malattia

Sentirsi sempre stanchi e demotivati, avere l’ansia e non riuscire a combinare nulla. L’Oms ha riconosciuto la sindrome del burn out come una vera e propria malattia professionale. Un disagio che colpisce più di frequente gli executive, le figure professionali che più di altre si sentono “annegare” in una quantità infinita di impegni di lavoro senza soluzione di continuità.

“Un buon work life balance non è affatto un lusso, ma il migliore antidoto a una vera e propria malattia professionale – spiega Roberto D’Incau, fondatore di Lang&Partners, la società di consulenza HR italiane headhunter & coach – . Il burn out non serve a nessuno, non all’azienda, che ha degli executive non lucidi e stressati, non al manager, che rischia grosso”.

Ma quali sono i sintomi del burn out? E come curare questa sindrome?

Sempre stanchi, e il livello di ansia aumenta

Sentirsi sempre stanchi è uno dei primi sintomi. Se ci si sente già stanchi la mattina appena alzati, magari dopo una serie di notti in cui si ha dormito poco, e la cosa continua tutto il giorno, quando si è in ufficio e non, potrebbe trattarsi di uno dei sintomi della malattia. Un aumento abnorme del livello di ansia è un atro segnale da non sottovalutare. L’ansia e lo stress, se contenuti a livelli fisiologici, non sono negativi, ma possono aiutare a lavorare e “performare” meglio. Se però ogni situazione lavorativa crea ansia, e se appena si mette piede in ufficio ci si sente già ansiosi, è il caso di fare attenzione.

Sentirsi demotivati, non avere tempo per fare nulla

Sentirsi totalmente demotivati, nulla o quasi riesce più a stimolare. Se ogni tanto è normale avere un calo di motivazione, perderla del tutto non lo è affatto, e ha dei costi sul nostro benessere psichico e fisico. Se poi non si ha più tempo per fare nulla, neppure per le piccole buone abitudini quotidiane, o per la cura di sé stessi, come andare dal parrucchiere, in palestra, e manca la voglia di curare il proprio look, attenzione: potrebbe essere colpa del burn out.

Il pericolo sono le malattie psicosomatiche, anche serie

“Il burn out è pericoloso, può farci davvero male, e portare oltre a ansia e depressione anche malattie di origine psicosomatica serie – continua D’Incau -. I primi sintomi fisici sono i classici disturbi da stress come mal di schiena, emicrania, male agli occhi, ulcera, ma il burn out può anche degenerare in malattie più serie, ad esempio in seri disturbi cardiovascolari”.

Ma qual è la migliore cura del burn out? In primo luogo non negare che il problema esista. “Se avete almeno tre dei sintomi sopra riportati – consiglia D’Incau – parlatene con chi vi può aiutare, medico, coach o psicologo, con cui possiate condividere apertamente il vostro problema e scegliere insieme il modo migliore per affrontarlo seriamente, senza sottovalutarlo inutilmente”.