Privacy e Digital Economy, tra opportunità e sfide

A premere sull’acceleratore nel 2020 è stato sicuramente il contesto della pandemia, che ha indotto milioni di italiani ad abituarsi a fare i propri acquisti su internet, determinando complessivamente un volume d’affari di 22,7 miliardi di euro (+26% rispetto al 2019), come indicano le statistiche dell’Osservatorio B2C del Politecnico di Milano. Una crescita che per avvenire in modo organico necessita di regole, già in parte introdotte dal Gdpr nel 2018. E a tre anni dalla sua introduzione, il 41% dei professionisti e manager d’impresa che si occupano di protezione dati pensano che questo abbia favorito lo sviluppo del mercato digitale, e 7 su 10 ritengono che a beneficiarne non siano solo i colossi tecnologici d’oltreoceano, ma anche le grandi e le piccole imprese italiane (40%). È quanto evidenziano alcuni sondaggi lanciati sul proprio canale Telegram da Federprivacy.

Serve una corretta applicazione delle norme del Gdpr

A dimostrare che i consumatori sono sempre più attenti alla privacy, è peraltro un altro sondaggio, da cui emerge che il 59% di essi richiedono soluzioni che la tutelino. Mentre le imprese cercano di cogliere le opportunità del mercato digitale, una delle sfide più complesse è quella della corretta applicazione delle norme del Gdpr, e un primo passo per affrontarla è “sicuramente la creazione di un team con competenze specialistiche data protection e multidisciplinari, un approccio legal tech – spiega Roberta Quintavalle, DPO di Mediaset – Quindi non solo giuristi, ma anche esperti di processi e tecnologia, affinché si possa affiancare il business dando il supporto specializzato e valutando gli impatti privacy a 360 gradi”.

Sfruttare le potenzialità dell’AI in modo non invasivo per gli utenti

Se è vero che sono molte le opportunità del digitale, non mancano le sfide per le imprese, comprese quella di sfruttare proprio le potenzialità dell’AI in modo non invasivo per gli utenti.

Ad esempio, “I dati personali relativi alle abitudini di viaggio possono consentire lo sviluppo della mobilità di ultimo miglio, realizzando così un trasporto pubblico integrato – osserva Giorgio Aprile, DPO di Ferrovie dello Stato – e creando finalmente un vero mercato digitale dei trasporti”.

Nel settore bancario, invece, “la customer experience assume un’importanza strategica – aggiunge Mario Mosca, DPO di BNP Paribas in Italia – con la necessità di far percepire ai clienti che i loro dati sono al sicuro e che, nell’erogazione dei propri servizi l’azienda dimostra attenzione alla riservatezza”.

Le competenze giuridiche e tecniche da sole non sono più sufficienti

Quanto sia importante un approccio trasversale per affrontare le sfide della data economy, lo ha ribadito anche Carlo Alberto Galiano, DPO di Edison, sottolineando che le competenze giuridiche e tecniche da sole non sono più sufficienti. “La profonda trasformazione digitale in atto comporta che l’accountability non sia più solo un principio cardine di responsabilizzazione e trasparenza del titolare – sottolinea Galiano – ma affinché sia veramente efficace, occorre che si rifletta sempre più in conoscenze inter funzionali all’interno dei team di Data Protection delle organizzazioni aziendali”.