Il Covid è la maggior preoccupazione in tutto il mondo

Per il 42% della popolazione mondiale il coronavirus è uno dei problemi principali del proprio Paese. Una percentuale in calo di 3 punti rispetto al mese scorso, e di 29 punti rispetto a maggio 2020, ma che attesta come a preoccupare le persone in tutto il mondo sia ancora il coronavirus.
Emerge da un sondaggio di Ipsos, dal titolo What Worries the World sulle opinioni dei cittadini di 28 Paesi in merito alle questioni politiche e sociali più preoccupanti. In Italia i livelli di preoccupazione per il Covid-19 sono molto vicini alla media internazionale (40%), mentre è la Malesia la nazione con i più alti livelli di preoccupazione per il Covid-19 per l’ottavo mese consecutivo: il 74% lo inserisce tra i problemi principali, la stessa percentuale di maggio 2020. 

Disoccupazione, povertà e disuguaglianza sociale 

Dopo il Covid-19, la disoccupazione è attualmente la seconda maggiore preoccupazione a livello internazionale, temuta da una media degli intervistati pari al 34%. Il Paese che ritiene la disoccupazione come una delle principali preoccupazioni è il Sud Africa (66%), seguito da Italia e Spagna (entrambi 60%).  La terza preoccupazione, povertà e disuguaglianza sociale, è indicata invece in media da una persona su tre (32%) in tutti i Paesi, e dal 33% degli italiani.  In Russia la povertà e la disuguaglianza sociale rappresenta la principale preoccupazione (61%). 

Corruzione finanziaria e politica, crimine e violenza

La corruzione finanziaria e politica è la quarta preoccupazione a livello internazionale. Il sondaggio mostra che in media il 30% degli intervistati e il 25% degli italiani la considera come uno dei principali problemi che il proprio Paese deve affrontare, ma è il Sudafrica il Paese attualmente più preoccupato per la corruzione (63%). In ultima posizione si collocano crimine e violenza, con il 25% a livello internazionale e il 16% in Italia, che ritiene appunto crimine e violenza tra le principali fonti di preoccupazione nel proprio Paese. Crimine e violenza, attualmente, risulta inoltre la prima preoccupazione in diversi Paesi del mondo, come il Cile, Israele, il Messico e anche la Svezia. 

La direzione è giusta o sbagliata? 

Il 65% degli intervistati a livello internazionale ritiene che le cose nel proprio Paese stiano andando nella direzione sbagliata, percentuale che in Colombia sale al 91%, e in Perù all’83%. Anche Argentina (81%), Sudafrica (80%), Brasile (78%), Spagna (77%) e Cile (77%) non sono molto ottimisti, mentre in Italia questa quota si attesta al 69%. In media, soltanto il 35% delle persone è più ottimista, e ritiene che le cose stiano andando nella direzione giusta, dato ancor più basso in Italia (31%).