Il cybercrimine costa alle aziende 5.200 miliardi di dollari

Nei prossimi 5 anni potrebbero essere 5.200 miliardi di dollari i costi addizionali e i mancati ricavi delle aziende dovuti ai cyber-attacchi. Almeno, questa è la cifra stimata a livello mondiale dal report di Accenture, la società globale di consulenza aziendale, dal titolo Securing the Digital Economy: Reinventing the Internet for Trust. La dipendenza da modelli di business abilitati da Internet infatti è attualmente di gran lunga superiore all’abilità di introdurre misure di sicurezza adeguate, in grado cioè di proteggere gli asset strategici.

Il settore high-tech corre i rischi maggiori

“Il livello di sicurezza di Internet è inferiore rispetto al livello di sofisticazione raggiunto dalla criminalità informatica e questo sta portando a un’erosione della fiducia nell’economia digitale”, dichiara Paolo Dal Cin, Security Lead di Accenture Italia. Secondo lo studio il cybercrime, con un’ampia gamma di attività fraudolente e dannose, pone alle aziende sfide significative, in quanto può compromettere le attività aziendali, la crescita e l’innovazione del business, nonché l’introduzione di nuovi prodotti e servizi. Ed è il settore high-tech, con oltre 753 miliardi di dollari di costi emergenti, quello che corre i rischi maggiori, seguito da life science e automotive, la cui esposizione ammonta rispettivamente a 642 e 505 miliardi di dollari, riporta Askanews.

Come diventare cyber-resilienti?

“Un primo passo da compiere per le aziende che vogliono diventare cyber-resilienti è quello di portare le competenze dei CISO nel consiglio di amministrazione”, spiega il Report. Inoltre, quattro intervistati su cinque (79%) ritengono che il progresso dell’economia digitale sarà seriamente compromesso se non ci sarà un sostanziale miglioramento della sicurezza su Internet, mentre oltre la metà (59%) ritiene che Internet sia sempre più instabile sotto il profilo della cyber-sicurezza e non sa come reagire.

E più della metà dei dirigenti (56%) vedrebbe con favore l’entrata in vigore di norme di business più rigorose introdotte da istituzioni o autorità governative.

Collaborare con un ecosistema di partner e proteggere la catena del valore

“La rete Internet non è stata pensata e costruita considerando il livello di complessità e di connettività attuali”, aggiunge Dal Cin. Tre quarti dei dirigenti (76%) evidenzia quanto gli aspetti di sicurezza informatica siano sfuggiti al controllo a causa di nuove tecnologie (IoT, e IIoT, Industrial Internet of Things). E la maggioranza (80%) dichiara che è sempre più difficile proteggere la propria organizzazione dalle vulnerabilità delle parti terze, a causa della complessità e la vastità degli ecosistemi su Internet.

Per dare forma a un futuro che cresca su un’economia digitale forte il top management deve perciò guardare oltre i confini della propria organizzazione, e collaborare con un ecosistema di partner proteggendo la catena del valore nella sua interezza.