Lavoro: i 10 trend per il 2022 (e oltre)

Nel mondo del lavoro è in corso una vera e propria rivoluzione, che porta con sé cambiamenti non solo per il mondo del business, ma anche per la vita delle persone. Sempre più aziende optano infatti per un’organizzazione del lavoro che non richieda una presenza continuativa in ufficio. Par5endo da questa evidenza IWG ha stilato i 10 trend del mondo del lavoro per il 2022. Il primo è la centralità delle relazioni umane. Con il lavoro da remoto e il fenomeno delle Grandi Dimissioni, le imprese sembrano essersi rese conto che la felicità è uno stimolo per la produttività. Infatti, le aziende nel futuro investiranno per favorire il benessere dei dipendenti, fornire supporto psicologico e migliorare le dinamiche di comunicazione interna. 

Si ampliano i processi di recruitment al perimetro nazionale o internazionale
D’ora in poi ci si aspetta l’iper flessibilità nell’organizzazione del lavoro, e le aziende che non sapranno garantirla rischiano di perdere i propri talenti. Ma con l’affermarsi del lavoro da remoto non sarà più necessario reclutare forza lavoro che risiede in prossimità o nell’area di riferimento dell’azienda. Si apre infatti la possibilità di ampliare i processi di recruitment al perimetro nazionale o addirittura internazionale. Il lavoro ibrido inoltre sta contribuendo a vivacizzare le aree suburbane e periferiche. Non dovendosi recare in ufficio giornalmente, le persone passano più tempo nelle aree di residenza, sostenendo i consumi e incentivando la nascita di nuovi servizi.

L’ufficio come luogo di collaborazione, confronto e creatività
Secondo IWG in Italia la tendenza è di concentrare i giorni di presenza in ufficio nel cuore della settimana. Ma se sono sempre più i pendolari part time l’ufficio fisico continuerà a giocare un ruolo centrale quale luogo della collaborazione, del confronto e della creatività. Gli uffici del futuro integreranno aree ristoro e relax, ospiteranno ampi tavoli per il lavoro in comune e spazi simili ai salotti residenziali. Le aziende, inoltre, tenderanno a investire nella creazione di spazi verdi o forniranno il proprio contributo per la gestione e il miglioramento di parchi e giardini esistenti.
Non solo aumenteranno le piattaforme di collaborazione virtuale, ma si svilupperanno nuovi sistemi che faranno leva su realtà virtuale a realtà aumentata. In breve, passeremo da “davanti” a “dentro” lo schermo.

L’introduzione di nuove metriche di produttività
La nuova organizzazione del lavoro, riporta Ansa, fornirà alle aziende una leva importante per il raggiungimento degli obiettivi ESG, oltre a contribuire al raggiungimento degli SDGs, gli obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dall’Onu. L’adozione del lavoro da remoto e/o del lavoro ibrido gioca un ruolo in termini di riduzione delle emissioni, ma contribuisce anche al miglioramento del benessere personale, favorisce l’uguaglianza di genere e comporta una riduzione dei costi per l’azienda: per ogni dipendente che lavora da remoto per metà della settimana, il datore di lavoro risparmia 11mila dollari l’anno. Con dipendenti lontani dall’headquarter aziendale verranno poi introdotti nuovi strumenti di gestione dei flussi di lavoro basati su cloud, utili a monitorare l’avanzamento lavori e i tempi di completamento.