Rapporto Europeo sulla Mobilità: i viaggi e la pandemia

Nel 2020, dopo l’impatto significativo della prima ondata di Covid-19, quelle successive hanno avuto un effetto sempre minore sul settore dei viaggi, con un numero sempre maggiore di persone che hanno deciso di prenotarne uno.
I dati di ogni Paese europeo mostrano che i cittadini di Regno Unito e Spagna hanno viaggiato molto più nel 2021 rispetto al 2020, mentre i dati di Germania e Italia suggeriscono maggiore cautela, con una crescita più lenta dei viaggi nel 2021.
Si tratta dei dati emersi dal Rapporto Europeo sulla Mobilità di Omio, la piattaforma di viaggio multimodale, condotto per valutare l’impatto della pandemia sul settore viaggi. Il report mostra alcune tendenze di viaggio, e in Italia la prima evidenza è che i viaggi hanno resistito alla pandemia. 

Meno voli e autobus più treni

Tra il 2019 e il 2021, secondo i dati Omio, il settore del trasporto aereo ha registrato un calo significativo dei voli a corto raggio (meno di 400 km).
In generale, gli spostamenti su lunghe distanze (oltre 800 km) sono diminuiti del 25% rispetto al periodo pre-pandemia, e quelli su distanze medio-lunghe (400-800 km) hanno registrato un -10%.
In pratica, i mezzi di trasporto sono stati colpiti in modo diverso. I treni, ad esempio, hanno assistito a una crescita del numero di passeggeri durante il periodo 2019-2021, mentre sono diminuiti quelli di voli e autobus.

Aumentano i viaggi all’interno del territorio nazionale

Rispetto ad altri Paesi, l’Italia ha registrato solo piccole variazioni percentuali nel numero di persone che viaggiano in base alla modalità: i viaggi in treno hanno registrato una variazione del 10% (in aumento o in diminuzione) e quelli in aereo sono calati solo del 30% nell’aprile 2020, mentre in tutti gli altri Paesi sono calati del 55-75%.
Nel complesso, si evidenzia un aumento consistente del numero di viaggi all’interno del territorio nazionale. Questo vale anche per l’Italia, dove, i viaggi internazionali si sono dimezzati nel periodo gennaio 2019-dicembre 2021. La Germania rappresenta l’unica eccezione in Europa.
Secondo lo studio di Omio, i viaggiatori hanno anche preferito esplorare i sentieri meno battuti rispetto alle destinazioni più popolari.

Prenotazioni last minute per viaggiare in “solitaria”

Ma con l’incertezza della pandemia, le prenotazioni all’ultimo minuto sono raddoppiate, con oltre il 20% dei viaggi prenotati il giorno stesso del viaggio.
Nel 2021, le prenotazioni last minute hanno raggiunto un picco del 25% circa, mentre nel 2019 era più vicino al 10%. Gli italiani sono stati quelli che hanno scelto di più il last minute, prenotando due o un giorno prima, se non addirittura il giorno stesso.
Dal momento che viaggiare in gruppo non era un’opzione percorribile durante la pandemia, molti hanno scelto di viaggiare in ‘solitaria’.
Tuttavia, i viaggi di gruppo sono in ascesa, e già da fine 2021 le due tipologie di viaggio hanno iniziato a registrare gli stessi numeri, anche se il rapporto 2 a 1 dell’estate 2019 è ancora lontano.