Il business migliorerà nel 2024: la previsione di un quarto delle imprese italiane

Il contesto internazionale si presenta estremamente complesso, ma secondo un sondaggio condotto da Ipsos in collaborazione con Unioncamere e Tagliacarne, un quarto delle imprese italiane prevede una crescita degli affari nel 2024, mentre la maggior parte si aspetta una stabilità.
L’indagine è stata presentata in occasione di una conferenza internazionale organizzata da Unioncamere a Torino.

Le tre categorie degli imprenditori italiani

Gli imprenditori italiani si dividono in tre categorie principali: il 60% ritiene che la situazione rimarrà stabile per le imprese nei prossimi 12 mesi, quasi il 25% si aspetta un miglioramento, mentre la percentuale dei pessimisti è scesa all’18%, rispetto al 42% registrato l’anno precedente.
Le aziende del Nord esprimono maggiore ottimismo per il futuro rispetto a quelle del Centro e del Sud, con l’85% degli imprenditori ottimisti o neutrali nelle aree settentrionali, mentre tale percentuale scende all’81% nel Sud e al 77% nel Centro. Inoltre, il settore manifatturiero e i servizi mostrano maggior fiducia nel futuro rispetto al settore commerciale.

Creatività e resilienza

Il presidente di Unioncamere, Andrea Prete, ha sottolineato che nonostante l’incertezza a livello globale, gli italiani sono abituati a lavorare in modo creativo e ad adattarsi alle nuove sfide. Inoltre, la transizione digitale e la sostenibilità ambientale stanno contribuendo a migliorare la fiducia delle imprese nel futuro. “Tra il 2023 e il 2025, il 41% delle imprese con 5-499 dipendenti prevede di investire nella transizione digitale, mentre il 46% punta sulla transizione verde. Questo spiega perché ci siano più aziende che prevedono un miglioramento del proprio business rispetto a quelle che prevedono un peggioramento (24% contro 18%)”.

La burocrazia e le procedure complesse rappresentano ancora un ostacolo significativo per molte imprese, in particolare per i giovani imprenditori. Il presidente di Unioncamere ha sottolineato la necessità di semplificare queste procedure al fine di agevolare l’uso dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), soprattutto per le imprese gestite da giovani imprenditori, tra cui il 70% ritiene che la burocrazia sia l’ostacolo principale per l’utilizzo di tali risorse.

Le sfide internazionali

A livello internazionale, si osservano notevoli incertezze dovute a dinamiche globali in continua evoluzione. La crescita delle politiche protezionistiche, l’accorciamento delle catene globali del valore e la ricerca di autonomia strategica da parte dei Paesi influenzano il quadro mondiale.
Queste sfide richiedono un’immediata accelerazione degli investimenti e una migliore utilizzazione dei fondi comunitari. Tuttavia, molte imprese lamentano la complessità degli adempimenti burocratici e chiedono supporto ed assistenza per affrontare i cambiamenti.