Da Google tre prodotti AI per le sfide ambientali

Sono tanti i modi in cui l’Intelligenza artificiale può aiutare a migliorare la gestione delle risorse naturali, da ridurre i consumi di acqua ed energia a ottimizzare la produzione di energia rinnovabile. Ma può essere anche un elemento decisivo nella lotta al surriscaldamento globale. Come? Google ha annunciato tre prodotti che sfrutteranno l’AI per affrontare le sfide ambientali, e aiutare aziende e cittadini a ridurre il proprio impatto ambientale. Si tratta di tre software che rientrano nelle Application programming interface (API), le interfacce di programmazione delle applicazioni, e combinano AI, machine learning, immagini aeree e dati ambientali per fornire informazioni aggiornate sul potenziale solare, la qualità dell’aria e i livelli di polline.

Dove installare i pannelli solari? Lo decide Solar Api 

Il primo, Solar Api, utilizza le immagini aeree di Google per comprendere la forma degli edifici e la posizione degli alberi e le combina al percorso del sole, ai modelli metereologici consolidati e al costo dell’energia in una zona determinata per suggerire dove installare pannelli solari. Questo prodotto nasce dall’iniziativa Project Sunroof lanciata nel 2015, e farebbe risparmiare molto tempo e denaro alle imprese che avrebbero così meno ostacoli nel virare sull’energia solare. Nonostante Solar Api sia ancora in fase di lancio, ha già le informazioni di oltre 40 Paesi, tra cui l’Italia, e oltre 320 milioni di edifici.

Air Quality Api misura la qualità dell’aria

Il secondo software di Google è Air Quality Api, che fornisce agli sviluppatori analisi sulla qualità dell’aria mostrando un indice su scala da 1 a 100. Un’idea interessante in questo periodo storico, dove i consumatori non si accontentano più delle dichiarazioni fatte dalle imprese che si autodefiniscono ‘sostenibili’, e cercano sempre più informazioni affidabili che provino i risultati ottenuti dalle aziende in ambito Esg. Air Quality Api potrà essere utilizzato in settori come sanità, automotive e trasporti per fornire agli utenti informazioni tempestive sulla qualità dell’aria. Al suo lancio il prodotto comprenderà informazioni per oltre 100 Paesi, tra cui anche l’Italia.

Un software contro le allergie: Pollen Api

Il terzo prodotto, Pollen Api, è dedicato al problema delle allergie. L’aumento delle temperature globali stimola la crescita delle piante in molte aree del mondo, influenzando la produzione dei pollini. Anche l’aumento di anidride carbonica nell’atmosfera alimenta la fotosintesi, quindi la crescita delle piante, e ancora una volta, l’effetto è una maggiore produzione di polline.
Pertanto, riporta Adnkronos. Pollen Api offre agli sviluppatori una previsione giornaliera dei pollini, una mappa del calore previsto per le successive 96 ore, dettagli sugli allergeni presenti nell’aria e consigli su come evitarli. Questo prodotto tiene conto di 15 diverse famiglie e specie di piante, tra cui le graminacee, l’ontano, il frassino, la betulla, la cotonosa, l’olmo, il nocciolo, la quercia, l’ulivo e il pino. Pollen Api sarà lanciato nei prossimi mesi in 65 Paesi, inclusa l’Italia.