Immobili: in quali città italiane conviene investire?

Uno dei fenomeni più in voga nel settore degli investimenti immobiliari è quello di comprare un immobile per ottenere un guadagno rimettendolo sul mercato in affitto, il cosiddetto buy-to-rent.
Per questo tipo di attività è fondamentale valutare il rendimento di un immobile in una determinata città, ovvero, la relazione tra il prezzo medio di un anno di affitto con il prezzo medio di vendita. Più il rendimento è alto, minore è il tempo con cui l’investitore recupererà l’investimento iniziale.
A quanto emerge dai dati sulle quotazioni immobiliari di Wikicasa Messina (10,62%), Catania (8,64%) e Palermo (7,02%) sono le città in cui gli immobili hanno il rendimento più elevato. Per quanto riguarda i grandi centri urbani, Roma, oltre a Firenze, registra il dato più basso (5,28%). Leggermente meglio la situazione a Milano (5,52%) e Bologna (6,14%), mentre chiudono la classifica Firenze (4,80%), Venezia (4,71%) e Salerno (3,98%).

Il buy-to-rent

Il buy-to-rent è un investimento che non viene influenzato dall’aumento dell’inflazione. La maggioranza dei canoni di locazione, infatti, può variare in base all’aumento del costo della vita per indicizzazione contrattuale. Il prezzo medio di un immobile in affitto, di conseguenza, è molto più sensibile all’inflazione, al contrario del prezzo medio di vendita, meno dinamico di fronte a questo fenomeno. L’unico modo in cui l’inflazione può influenzare nel breve termine il prezzo medio di vendita di un immobile è legato all’effetto di questa sui costi di costruzione, quindi è riconducibile solo a immobili nuovi, che costituiscono solo una parte marginale dello stock immobiliare residenziale.

A Milano e Bologna mercato degli affitti più florido

Milano e Bologna sono al momento le città italiane con il mercato degli affitti più florido, dovuto a una maggiore presenza di studenti e giovani lavoratori rispetto alle altre grandi città.
Gli elevati volumi del mercato della domanda per soluzioni abitative in affitto a lungo termine ha influenzato il mercato dell’offerta, portando il prezzo medio di affitto a crescere in modo più che proporzionale rispetto al prezzo medio di vendita. Questa dinamica ha permesso quindi al rendimento di crescere di più del 10% in entrambe le città rispetto all’anno precedente, il miglior risultato tra i centri presi in esame.

A Firenze e Venezia forte disparità tra centro e periferia

A Firenze e Venezia il mercato presenta una forte disparità tra centro e periferia, dovuta all’influenza della componente turistica sulla domanda di mercato. Nel centro di queste città lo stock immobiliare residenziale, generalmente composto da immobili storici, presenta una carenza di soluzioni in locazione a lungo termine. Per questo, la maggioranza della domanda e dell’offerta di annunci in affitto con finalità abitativa si concentra in periferia, con canoni mensili medi più bassi, causando una contrazione della redditività media complessiva. L’indice di rendimento risulta essere perciò solo parzialmente in grado di definire la natura del mercato immobiliare di una singola città, poiché spesso viene influenzato da fattori legati ad alcune caratteristiche di domanda e offerta della singola zona.