L’incertezza del momento? Può rivelarsi una grande opportunità, anche per le aziende

Viviamo in un periodo di incertezza economica e di grandi cambiamenti, che riflettono le molteplici crisi che stiamo attraversando a livello globale: inflazione, povertà e disuguaglianza predominano ovunque. In Italia, secondo l’Istat, a marzo abbiamo assistito ad un aumento dei livelli sia del clima di fiducia sia del clima personale, con una diminuzione per la prima volta dell’inflazione. Ciò ci apre una finestra di speranza per il futuro, ma evidenzia anche la poca stabilità di queste metriche e quanto tutto ciò possa causare un senso di incertezza.

Maggiore propensione al consumo per i prossimi 12 mesi

Se guardiamo più da vicino la situazione italiana, notiamo alcuni parametri interessanti. In primo luogo, c’è stato un calo dei pessimisti per le prospettive economiche del Paese, mentre in secondo luogo abbiamo riscontrato una lieve risalita dei nuclei familiari che riescono a risparmiare e, in terzo luogo, una maggiore propensione al consumo di beni e servizi nei prossimi 12 mesi. Questi tre parametri sono un po’ in contrasto tra loro e offrono comportamenti diversi a seconda della situazione che si prospetta, il che ci fa pensare che i consumatori agiscano intuitivamente in base a differenti scenari.

Uno stato di transizione permanente

Viviamo in uno stato di transizione permanente, caratterizzato da diverse transizioni ecologiche, energetiche, digitali, lavorative e demografiche che si sovrappongono senza un chiaro approdo in vista, generando un forte senso di incertezza. Le reazioni delle aziende oggi appaiono spesso difensive, ma allo stesso tempo c’è la necessità di fare più strategia e meno tattica, di avere un atteggiamento più aperto all’ascolto del mercato e di essere più coraggiosi.

Superare l’analisi tradizionale

Per affrontare l’incertezza, è necessario superare l’analisi tradizionale, basata sul presupposto che il passato predica il futuro in maniera lineare, e adottare invece un approccio di foresight, che integri gli eventi eccezionali nella previsione del futuro. In Ipsos Strategy3 si lavora con un framework chiamato “The theory of change” basato su due grandi pilastri: le forze certe e trasformative che regolano il nostro mondo e quelle meno certe, che vanno modellizzate in maniera più raffinata per poterne capire l’impatto. L’insieme di queste forze costituisce quattro macro-scenari, chiamati “Powers”, all’interno dei quali possiamo costruire mondi futuri.
Gli scenari sono storie solide sul futuro fondate su evidenze e insights, costruite a partire da un processo di previsione divergente, creativo e collaborativo, dove gli insights vengono raccolti sia all’interno che all’esterno dell’organizzazione. Essi rappresentano narrazioni sul futuro che esplorano le differenze tra mondi plausibili, distinti e chiari.